25 ottobre, 2011

Le avventure di Tintin: il segreto dell'unicorno


Trama:
Il film racconta la storia del giovane e curioso reporter Tintin (Jamie Bell) e del suo fedele cane Milou che scoprono il modellino di una nave che nasconde un segreto esplosivo. Coinvolto in un mistero vecchio di secoli, Tintin si ritrova al centro dell'interesse di Ivan Ivanovitch Sakharine (Daniel Craig), un diabolico cattivo convinto che abbia rubato un tesoro inestimabile legato a un perfido pirata, Red Rackham. Ma con l'aiuto del suo cane Milou, dell'arguto e irascibile Capitan Haddock (Andy Serkis) e dei detectives pasticcioni Thompson & Thomson (Simon Pegg e Nick Frost), Tintin si ritroverà a viaggiare in mezzo mondo, a dover superare in astuzia e in velocità i suoi nemici in un inseguimento mozzafiato alla ricerca dell'Unicorno, una nave naufragata che forse nasconde la chiave di una immensa fortuna... e un'antica maledizione. Dal fondo degli oceani ai deserti del Nord Africa, Tintin e i suoi amici vengono trascinati in un crescendo turbinoso di emozioni e pericoli, dimostrando che quando metti in gioco tutto non ci sono limiti a quello che puoi fare.


Scheda:

Titolo originale: The Adventures of Tintin: The Secret of the Unicorn
Nazione: U.S.A., Nuova Zelanda, Belgio
Anno: 2011
Genere: Animazione, Avventura
Durata: 107'
Regia: Steven Spielberg
Sito ufficiale:
Cast: Daniel Craig, Simon Pegg, Cary Elwes, Jamie Bell, Andy Serkis, Nick Frost, Tony Curran, Toby Jones, Mackenzie Crook, Sebastian Roché
Produzione: Amblin Entertainment, The Kennedy/Marshall Company, WingNut Films
Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia
Data di uscita: 28 Ottobre 2011 (cinema)


Orari:

Giorno

Ora

Sabato29 ottobre21.15
Domenica30 ottobre17.30 – 21.15
Lunedì31 ottobre17.30 – 21.15
Sabato05 novembreno
Domenica06 novembre18.30 – 21.15
Lunedì07 novembre21.15




18 ottobre, 2011

L'alba del pianeta delle scimmie


Trama:
Will Rodman (James Franco) è uno scienziato che lavora in una grande società farmaceutica, la Gen-Sys, dove svolge ricerche sulla genetica per sviluppare un virus benigno in grado di ricostituire il tessuto cerebrale danneggiato. L'uomo vuole individuare una cura per l'Alzheimer, malattia da cui è affetto il padre Charles (John Lithgow). Poco prima che la Gen-Sys dia inizio alla sperimentazione umana di un nuovo farmaco promettente e potenzialmente molto redditizio, l'ALZ-112, le scimmie sulle quali Will sta effettuando i test mostrano all'improvviso un comportamento insolitamente aggressivo. Viene così decretato l'esito negativo della ricerca e Will deve interrompere il programma.
Nella confusione che segue l'improvvisa interruzione dello studio, Will si trova a dover accudire un neonato di scimpanzé, un maschio, figlio orfano del primate più promettente della sperimentazione. Il giovane scimpanzé, destinato alla grandezza, si chiama Caesar.
Will alleva in segreto il giovane Caesar, come se fosse suo, a casa, mentre si occupa del padre malato. Essendo stato esposto all'ALZ-112 quando si trovava nell'utero materno, il giovane Caesar dimostra un'intelligenza e alcuni comportamenti insoliti per una scimmia di qualunque età. Ispirato dall'osservazione delle doti inaspettate di Caesar, Will si procura in modo clandestino alcuni campioni di ALZ-112 dalla Gen-Sys e, a dispetto del buon senso, porta avanti a casa la sua ricerca, usando il padre e Caesar come soggetti di sperimentazione. Nel tempo, con l'aiuto del farmaco, lo scimpanzé dà prova di un'intelligenza e di doti cognitive incredibili. Nel frattempo, i sintomi dell'Alzheimer che ha colpito Charles segnano una miracolosa remissione. I risultati dei test che Will ha condotto in segreto, trasgredendo al protocollo della sperimentazione in laboratorio, sembrano andare al di là delle sue speranze. Ma, come il giovane scienziato capisce rapidamente, i traguardi raggiunti sono destinati a far precipitare lui e l'intera razza umana verso il disastro…

Scheda:

Titolo originale: Rise of the Planet of the Apes
Nazione: U.S.A.
Anno: 2011
Genere: Azione, Drammatico, Thriller
Durata: 105'
Regia: Rupert Wyatt
Sito ufficiale: www.apeswillrise.com
Sito italiano: www.lalbadelpianetadellescimmie.it
Cast: James Franco, Tom Felton, Freida Pinto, Andy Serkis, Brian Cox, John Lithgow, Tyler Labine, David Hewlett, David Oyelowo
Produzione: Chernin Entertainment, Twentieth Century Fox Film Corporation
Distribuzione: 20th Century Fox

Orari:
Sabato  22 ott
 21,15
Domenica 23 ott
 17,30 - 21,15
Lunedì 24 ott
 21,15

Recensione:
[tratta da http://www.sentieridelcinema.it]

Prequel di un film del 1968, ancora conosciuto e amatissimo (chi non si ricorda gli astronauti presi prigionieri dalla scimmie senzienti?), questa pellicola torna indietro nel tempo e mette le basi (la conclusione aperta lascia prevedere seguiti) per ricostruire la saga dall’inizio.
La storia segue da un lato la progressiva “presa di coscienza” (se così si può chiamare) del futuro leader delle scimmie, Cesare, scimpanzé dal nome di condottiero shakespeariano che ben potrebbe chiamarsi Spartaco (o anche Mosè, gli archetipi si sprecano). Salvato dalla morte per un atto di pietà umana, cresce in una famiglia umana ma, messo in “prigione”, scopre la fratellanza con i suoi simili, che vivono in schiavitù e decidere di ergersi a loro liberatore.
Dall’altro lato c’è Will, ricercatore di belle speranze che, spinto da motivi personali (il padre malato), è pronto a forzare il protocollo scientifico per mettere a punto una cura rivoluzionaria. Potrà suonare come un cliché hollywoodiano ma, il personaggio infonde alla storia una profondità affettiva che la solleva del semplice apologo morale.
Il film, a un certo punto, forse per un eccesso di carne al fuoco, tra scimmie in fuga e virus letali in circolazione, perde un po’ la traiettoria, ma offre molti elementi di riflessione.
Il percorso di evoluzione accelerato della scimmia Cesare, infatti, che culmina con l’acquisizione del linguaggio più che con la camminata eretta, passa attraverso le domande distintive della coscienza umana: “Chi sono? Per che cosa sono fatto?”. Fattori di crisi estranei alla mente animale, ma da cui discendono naturalmente la spinta verso la solidarietà con i simili, e la coscienza della propria irriducibilità a mezzo per i fini altrui.
Tradito e abbandonato dal suo “padrone”, Cesare trova la sua identità nell’appartenenza alla sua specie, ma conserva, almeno in questa pellicola, il rispetto per la vita umana. D'altra parte è rivelatorio il fatto che il primo strumento afferrato dalla scimmia eretta sia uno strumento di morte: come a dire che evoluzione intellettiva e acquisizione di un senso morale vanno di pari passo (Kubrick docet).
Le straordinarie capacità di Cesare, la sua intelligenza, ma anche la sua “pietà” nei confronti delle altre scimmie sofferenti, non sono solo il prodotto di un incidente genetico, ma anche degli anni spesi accanto al “padrone” Will e a suo padre, dell’affetto e degli insegnamenti che ha ricevuto.
E nonostante gli straordinari effetti di computer grafica rendano palpabili le emozioni e l’intelligenza dei primati in evoluzione, è inevitabile per lo spettatore sentirli per lo meno distanti, anche perché lo sguardo di quei musi animali con occhi umani appare sempre sottilmente inquietante e potenzialmente ostile. 
Se la vicenda di Cesare è la scoperta delle proprie “potenzialità infinite”, al contrario quella della sua controparte umana ha come esito la scoperta del proprio limite, la sofferta accettazione di non poter giocare a fare Dio, di non poter liberare per sempre l’umanità, o anche solo un uomo, da sofferenza e malattia.
La storia, nella migliore tradizione della fantascienza, e mantenendosi nelle regole del blockbuster, mette in gioco dilemmi attualissimi per lo sviluppo della scienza: non soltanto i limiti dello sfruttamento di altri esseri viventi, ma anche l’influenza delle valutazioni economiche che spesso intorbida processi che si vorrebbero scientificamente asettici ed eticamente neutri.

Laura Cotta Ramosino



10 ottobre, 2011

Cose dell'altro mondo


Trama:
Mettiamo una bella, civile e laboriosa città del Nord Est. Mettiamo che questa città abbia una percentuale alta di lavoratori immigrati, tutti in regola e ben inseriti. E mettiamo, per esempio, che un buontempone d'industriale si diverta a mettere quotidianamente in scena un teatrino razzista: iperbole, giochi di parole, battute sarcastiche, tutte, ma proprio tutte, così politicamente scorrette da risultare esilaranti. Mettiamo che un giorno il teatrino si faccia realtà, che gli immigrati, invitati a sloggiare, tolgano il disturbo. Per sempre... "Cose dell'altro mondo" esplora questo paradosso, con lo stesso linguaggio politicamente scorretto del suo protagonista: ironia in luogo della drammaticità, imbarazzo al posto dell'ideologia, tenerezza dove si vorrebbe conforto sociologico.

Scheda:
Titolo originale: Cose dell'altro mondo
Nazione: Italia
Anno: 2011
Genere: Commedia
Durata: 90'
Regia: Francesco Patierno
Sito ufficiale: cosedellaltromondo.libero.it
Cast: Diego Abatantuono, Valentina Lodovini, Valerio Mastandrea, Sandra Collodel, Maurizio Donadoni, Grazia Schiavo, Fabio Ferri, Fulvio Molena, Sergio Bustric, Laura Efrikian
Produzione: Rodeo Drive, Medusa Film, Sky Cinema
Distribuzione: Medusa


Orari:

Sabato  15 ott
 21,15
Domenica 16 ott
 17,30 - 21,15
Lunedì 17 ott
 21,15




Recensione:

04 ottobre, 2011

Kung Fu Panda 2

Trama:

In "Kung Fu Panda 2", Po sta vivendo il suo sogno come Guerriero Dragone, proteggendo la Valle della Pace insieme ai suoi amici seguaci, maestri di Kung Fu, I Cinque Cicloni: Tigre, Scimmia, Mantide, Vipera e Gru. Ritornano nel cast anche Shifu, guru del Kung Fu e mentore di Po; e il Signor Ping, il padre di Po e proprietario del più popolare ristorante noodle del villaggio.
La nuova mitica vita di Po, è però offuscata dall'arrivo di un nuovo formidabile cattivo, Lord Shen che cercherà di usare un'arma segreta ed inarrestabile per conquistare la Cina e distruggere definitivamente il Kung Fu. Po dovrà scoprire i segreti delle sue misteriose origini e solo a quel punto sarà capace di sbloccare la forza che gli serve per raggiungere la vittoria.

[tratta da www.filmup.com]


Scheda:

Titolo originale: Kung Fu Panda: The Kaboom of Doom
Nazione: U.S.A.
Anno: 2011
Genere: Animazione
Durata: 91'
Regia: Jennifer Yuh
Sito ufficiale: www.kungfupanda.com
Sito italiano: www.kungfupanda2.it
Social network: facebook
Cast (voci): Angelina Jolie, Seth Rogen, Gary Oldman, Jackie Chan, Jack Black, Jean-Claude Van Damme, Dustin Hoffman, David Cross, Lucy Liu, Michelle Yeoh, Victor Garber, James Hong
Produzione: DreamWorks Animation
Distribuzione: Universal Pictures Italia

Orari:
Sabato  08 ott
 21,15
Domenica 09 ott
 17,30 - 21,15
Lunedì 10 ott
 21,15


Recensione:
[tratta da http://www.sentieridelcinema.it]

Per Po, ormai Guerriero Dragone, il kung fu sembra non avere più segreti, se non fosse per quella “pace interiore” di cui parla il Maestro Shifu. Ma, insieme ai fidati Cinque Cicloni (Tigre, Vipera, Scimmia, Gru e Mantide), può facilmente sconfiggere chi mette in pericolo la Valle della Pace. Finché non spunta un temibile pavone dalle piume bianche con un’arma segreta e apparentemente invincibile, che vuole usare per conquistare l’intera Cina… Per Po e i suoi amici, sembra davvero impossibile non soccombere. Anche perché Shen – questo il nome del pavone – è legato a Po da un mistero che riguarda le origini del Panda famelico e bonaccione, cui appaiono strane e terrificanti visioni che lo rendono vulnerabile… 
Se nel primo film il tema era il talento nascosto in un personaggio insospettabile e il rapporto originale col maestro (il talento naturale del Panda era da sgrezzare parecchio, ma anche il maestro doveva vincere i suoi pregiudizi), stavolta si parla di adozione, abbandono, identità, paternità. Quel che era accettato senza discussioni – il Panda figlio di un’oca… – stavolta apre al mistero doloroso che sta all’inizio della vita di Po: Ping non è il suo padre naturale, i suoi genitori potrebbero averlo abbandonato… Da qui la domanda: chi sono veramente? E non è tutto, perché in questo episodio trova spazio anche un bel rapporto d’amicizia (che bello l’abbraccio tra l’apparentemente insensibile Tigre e Po) e anche il richiamo alla responsabilità, quando due maestri in disarmo vengono scossi dal torpore e dalla paura. Ma niente supera la commozione del ritorno a casa e della presa di coscienza di Po di fronte a chi temeva di averlo perso…
Ovviamente, come sempre nei film di Dreamworks Animation, azione e divertimento hanno la precedenza sullo spessore dell’approfondimento, ma anche nel sequel Kung fu Panda si rivela la saga (è certo il numero 3, come si intuisce dalla scena finale a sorpresa; ma si dovrebbe arrivare a cinque capitoli complessivi) finora più interessante della casa di produzione diretta da Jeffrey Katzenberg. E se l’azione, davvero vorticosa, a volte può risultare un po’ eccessiva (soprattutto per gli spettatori più piccoli), stavolta le gag sono ancora più abbondanti e irresistibili: e strappano le risate davvero a tutti, come nei grandi film di animazione di una volta (senza inutili sottotesti allusivi). Come anche gli spunti importanti del film, che passano con semplicità anche ai bambini. Insomma, come si diceva una volta: un film che piace a grandi e piccini. Mentre Po (doppiato ancora una volta in originale dall’esplosivo Jack Black, in italiano dal più morbido ma comunque funzionale Fabio Volo) si rivela un carattere comico davvero ben definito, che arricchisce la galleria di personaggi dell’animazione contemporanea che si sono conquistati una giusta fama.
E quindi, nonostante un 3D ancora una volta poco funzionale a un film di animazione – nonostante azioni coreografiche che dovrebbero esaltare tale tecnologia – il film diretto da Jennifer Yuh vince le diffidenze che sono solite accompagnare i sequel. Anzi, la scena finale, come si diceva, fa addirittura voglia di vedere in fretta il terzo episodio.

Antonio Autieri: