13 dicembre, 2011

Il Gatto con gli Stivali


Trama:
Spade incrociate e cuori spezzati in quest’avventura con protagonista uno dei personaggi più amati della saga di “Shrek”: Gatto con gli stivali

Scheda:

Titolo originale: Puss in Boots
Nazione: U.S.A.
Anno: 2011
Genere: Animazione
Durata: 90'
Regia: Chris Miller
Sito ufficiale:
Sito italiano: www.ilgattoconglistivali-ilfilm.it
Social network: facebook, twitter
Cast (voci): Antonio Banderas, Salma Hayek, Billy Bob Thornton, Amy Sedaris, Walt Dohrn, Zeus Mendoza
Produzione: DreamWorks Animation
Distribuzione: Universal Pictures Italia
Data di uscita: 16 Dicembre 2011 (cinema)

Orari:
Sabato 17 dic
 21,15
Domenica18 dic
 18,30 - 21,15
Lunedì19 dic
 21,15

06 dicembre, 2011

Scialla! (stai sereno)


Trama:
Bruno Beltrame ha tirato i remi in barca, e da un bel po’. Del suo antico talento di scrittore è rimasto quel poco che gli basta per scrivere su commissione "i libri degli altri", le biografie di calciatori e personaggi della televisione (attualmente sta scrivendo quella di Tina, famosa pornostar slovacca divenuta produttrice di film hard); la sua passione per l’insegnamento ha lasciato il posto a uno svogliato tran-tran di ripetizioni a domicilio a studenti altrettanto svogliati, fra i quali spicca il quindicenne Luca, ignorante come gli altri, ma vitale e irriverente. Un bel giorno la madre del ragazzo si fa viva, come un fantasma dal passato, con una rivelazione che butta all’aria la vita di Bruno: Luca è suo figlio, un figlio di cui ignorava l’esistenza... Non solo: la donna è in procinto di partire per un lavoro di sei mesi come cooperante in Africa, e il ragazzo non può e non vuole certo seguirla laggiù. La donna chiede a Bruno di ospitarlo a casa sua e di prendersi cura di lui, ma senza rivelargli la sua vera identità. Inizia così una convivenza improbabile fra l’apatico ex professore e l’inquieto adolescente; sei mesi durante i quali Luca si troverà a confrontarsi con una figura maschile adulta e Bruno, suo malgrado, non potrà fare a meno di prendersi cura di quel figlio segreto, che oltretutto sembra destinato a infilarsi in un grosso guaio…

Scheda:
Titolo originale: Scialla! (stai sereno)
Nazione: Italia
Anno: 2011
Genere: Commedia
Durata: 95'
Regia: Francesco Bruni
Sito ufficiale: www.sciallailfilm.it
Cast: Fabrizio Bentivoglio, Barbora Bobulova, Filippo Scicchitano, Vinicio Marchioni, Giuseppe Guarino, Prince Manujibeya
Produzione: 01 Distribution
Distribuzione: 01 Distribution

Orari:

Giovedì08 dic
 21,15
Sabato 10 dic
 no
Domenica11 dic
 17,30 - 21,15
Lunedì12 dic
 21,15

Recensione:
[tratta da http://www.sentieridelcinema.it]

Ci sono film di cui sarebbe istintivo diffidare, per una serie di clichè esposti quasi programmaticamente. Prendiamo Scialla!, debutto alla regia dello sceneggiatore Francesco Bruni (dalla consolidata carriera, soprattutto a fianco di Paolo Virzì, ma anche per tanti altri registi e anche per la tv, si pensi al Commissario Montalbano). In questa commedia brillante e veloce troviamo un professore di mezza età alla deriva, un ragazzo vitale, coatto e sbruffone, un’ex pornostar simpatica e di buon cuore, un boss che ama la cultura e i film d’essai, due baristi invadenti ma affabili e perfino un bidello ironico e saggio. E poi slang tipico degli adolescenti, una scuola dove si fa tutto fuorché studiare, professori dalle buone intenzioni e dalle amare frustrazioni, errori in serie ma anche buoni sentimenti…
Non solo i caratteri, ma anche l’assunto di partenza della storia sembra già visto mille volte: Bruno, professore che ha abbandonato la professione, si divide tra ripetizioni private senza entusiasmo e l’attività – di cui si vergogna – di ghost writer per libri di serie B (l’ultimo, l’autobiografia di un’ex pornostar). Cinquantenne in crisi con la vita, veneto in una Roma che non gli è ostile ma in cui sembra un corpo estraneo. Rimaniamo perplessi anche quando scopriamo che 16 anni prima aveva avuto un figlio in una notte di passione rapidamente dimenticata, da una ragazza poi sparita dalla sua vita. Rimaniamo perplessi perché il tutto ci suona poco credibile. Anche se il protagonista Fabrizio Bentivoglio è formidabile come sempre nella parte di Bruno, che si butta timoroso in questo rapporto con un adolescente, già suo allievo svogliatissimo, di ripetizioni, che alla scuola preferisce far casino sempre e comunque; e che non sa di avere un padre. Quando la madre parte per sei mesi e affida Luca, il ragazzo, proprio al padre, c’è da sospettare che il segreto emergerà presto… E che l’uomo di mezza età demoralizzato e depresso, che non chiede più nulla alla vita, sarà risvegliato dal ragazzo vitale e sfrontato. E viceversa.
Poi però, pian piano, questi clichè e altri i cui vi abbiamo dato cenno, sullo schermo prendono una forma sempre più convincente. Per un’evidente perizia nella scrittura (che è ovviamente il lato forte di Bruni) ma anche per una regia sicura, pulita ma anche mai piatta, che sa variare toni e ritmi, fermarsi quando può e accelerare quando deve. E per una direzione degli attori che prende il meglio da tutti: se di Bentivoglio si sa tutto, e se Barbora Bobulova sono alcuni film che non sbaglia un colpo, dell’esordiente Filippo Scicchitano era inimmaginabile sospettare quanto buchi lo schermo. Si direbbe che Bruni abbia spiato non poco i set dell’amico Virzì.
Ma fin qui, ci fermeremmo all’opera prima più matura del solito (perché ci troviamo di fronte a un esordiente sui generis, che è nel cinema da una vita), simpatica e brillante, non perfetta ma divertente; per esempio, nelle gag sulla convivenza problematica per le reciproche diversità (anche linguistiche) dei due protagonisti. Il punto di forza del film è nel pudico disvelamento di desideri veri e mai immaginati: la paternità per Bruno, un padre per Luca. Desideri veri per personaggi veri, non solo “ben scritti”, cui ci si affeziona. Vite raccontate e non edulcorate: l’uomo sembra sempre sul punto di crollare, il ragazzo pronto a esplodere o fare errori irrimediabili. E quando ne fa uno bello grosso, irrompe un personaggio apparentemente minore ma che dà la sterzata decisiva al film. Un giovane boss arrogante (interpretato da un eccellente Vinicio Marchioni) ma anche amante di una cultura appresa sui banchi di scuola. Un’educazione che sembrava solo un vezzo e che invece aveva buttato i semi in un terreno meno arido di quanto si potesse pensare. E che al momento giusto farà sentire, a sorpresa, i suoi benefici effetti. 

Antonio Autieri